Fish Tales, un case history di marketing su Instagram.
Ormai è un dato di fatto: il cibo suscita interesse. In televisione, sui libri e, ovviamente, sui social. Il problema è trovare un modo nuovo per parlarne. Pubblicare foto di un ristorante o delle specialità della casa non è più sufficiente. E, come sempre, viene premiata l’originalità.
Oggi vi presento un case history interessante di Social Media Marketing legato al food. E’ la storia di Fish Tales, azienda distributrice di prodotti ittici sostenibili.
Fish Tales e alcune problematiche.
Come dicevamo, Fish Tales si occupa della distribuzione del pesce. Niente di nuovo quindi. Ma le difficoltà non finivano qui. Chi ha a che fare con il pesce lo saprà, c’è un pregiudizio particolarmente diffuso su questo prodotto. Ovvero che cucinarlo sia difficile. Come far cambiare idea ai consumatori e convincerli a comprarlo?
Instagram.
Il mezzo prescelto per raggiungere questo obiettivo è Instagram. Perché è uno dei social network più amati e utilizzati, ma soprattutto per le sue caratteristiche di creare storytelling attraverso immagini e video. Ancora una volta quindi, Instagram si rivela il canale perfetto per promuovere e diffondere contenuti food.
Shortest Cooking Show.
L’idea è semplice ma efficace. Parlare di ricette. Una delle missioni dei social è quella di essere utili agli utenti. E cosa c’è di più utile di una ricetta facile e veloce da preparare, per chi acquista pesce?
Nasce così la rubrica “Shortest Cooking Show“, ovvero le ricette più brevi al mondo. Perché, come spiega Bart van Olphen, proprietario e protagonista dei video, “se puoi spiegare un piatto di pesce in 15 secondi, cucinarlo non sarà così complicato“.
I punti di forza di questa strategia. Innanzitutto l’utilità. Fish Tales cerca di scardinare un pregiudizio e lo fa in maniera intelligente, rispondendo ad un bisogno: quello di cucinare un piatto di pesce, senza doverci dedicare un pomeriggio. Le persone hanno meno tempo a disposizione per cucinare, tantomeno per guardare la tv. Era necessario pensare a qualcosa che potesse soddisfare questa nuova necessità dei consumatori. Metterci la faccia: Bart van Olphen registra direttamente i video. In soli 15 secondi vengono spiegati i segreti per cucinare bene e velocemente. Niente di troppo complicato o raffinato, ovviamente. Ma si tratta del contenuto perfetto per l’utente che non ha tempo, pazienza o voglia di dedicare attenzione a contenuti più elaborati.
Hi guys, I just have introduced my own Fish Tales salmon products here in The Netherlands at AlbertHeijn supermarkets! Today I show you how easy you can make this delicious starter. For two persons take 100 grams of smoked wild Alaska salmon and 100 grams of fresh salmon fillet (preferably wild and from Alaska as well). Cut the fresh salmon into small cubes and mix this with 1 (or 2 if you like to have it more creamy) tablespoon of crème fraîche, 1 thinly sliced spring onion, 1 teaspoon of French mustard, 1 teaspoon of capers, some chopped dill and juice of a quarter lemon. Season it with pepper and salt. Fold the smoked salmon around the salmon tartare as in the video. Serve with a piece of lemon and if you like some crispy bread. Enjoy! Un video pubblicato da by Bart van Olphen (@bartsfishtales) in data: Lug 1, 2014 at 12:47 PDT
La viralità: si tratta di contenuti condivisibili con gli amici, proprio per la loro breve durata. E quindi virali.
La trasparenza. Come dicevamo si tratta di prodotti ittici sostenibili. Ogni clip viene quindi registrata nel luogo dal quale provengono le materie prime.
Conoscete altre case history interessanti di social media marketing?
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