Visibilità online: investire nei portali è ancora la soluzione?
Spesso e volentieri le offerte speciali che le strutture ricettive formulano sotto data non raggiungono un target di mercato sufficiente a portare conversioni, nonostante il prezzo competitivo.
Purtroppo tempi brevi e visibilità non vanno a braccetto, ecco perché è necessario ricorrere al famoso “Piano B”. Di cosa si tratta?
Di fronte al ventaglio di opportunità disponibili in rete, la tendenza è quella di acquistare visibilità mediante pay per click, banner o spazi in portali tematici che garantiscono un ritorno immediato per ricerche associate alle keywords più utilizzate (con ampio traffico potenziale e concorrenza estrema).
La riflessione che cercheremo di sviluppare attraverso una serie di domande, ruota attorno a una questione importante: ha ancora senso investire denaro e risorse per ottenere spazi su portali tematici in grado di dare visibilità ai nostri progetti? Se ci affidassimo all’istinto la risposta sarebbe affermativa, ma è necessario soffermarsi su alcuni aspetti.
Rispetto agli indicatori che abbiamo scelto di misurare, quali sono i risultati provenienti dai singoli portali?
Con le opportune attività di tracking possiamo conoscere in ogni momento il rendimento di un referral esterno ed è sicuramente opportuno soffermarsi periodicamente su certi valori. Spesso la visibilità che questi siti sono in grado di trasferirci proviene da chiavi a basso potenziale di conversione: potremmo ritrovarci con un alto numero di visite e zero clienti e dubito esistano imprenditori che investano volentieri in questo genere di situazioni.
Tenendo conto del rapporto costo/risultati ottenuti, un portale tematico risulta davvero conveniente? Quali altri strumenti di visibilità avremmo potuto utilizzare con lo stesso investimento?
Le risorse finanziarie sono fondamentali e imprescindibili in un progetto che necessita di visibilità, ma in questo particolare periodo storico sono poche le attività che possono permettersi di fare investimenti a cuor leggero. Occorre individuare in modo accurato l’obiettivo su cui puntare. E, spesso, i portali faticano ad essere competitivi soprattutto perché esistono numerose alternative che possono essere gestite direttamente dall’imprenditore (basti pensare ai ppc), in funzione delle sue strategie commerciali. Inoltre questi strumenti alternativi forniscono molti più dati utili a formulare previsioni che consentano di capire il potenziale e la portata di una determinata azione (riallacciandomi all’esempio dei ppc pensiamo alla potenza informativa di uno strumento come il “Keyword Ad Planner di Google Adwords”).
Quali informazioni e valore aggiunto stiamo apportando alle ricerche dell’utente?
L’obiettivo dichiarato di Google è quello di fornire all’utente il risultato di maggior qualità rispetto alle sue ricerche ed è in questa prospettiva che dobbiamo pianificare la nostra strategia di visibilità. Risulta chiaro che un portale tematico difficilmente sia la miglior soluzione.
Prendiamo come esempio un turista interessato a prenotare un soggiorno a Riccione in hotel tre stelle sul mare. La SERP per la keyword a coda lunga “hotel riccione tre stelle sul mare” pone l’utente di fronte a risultati organici, provenienti da Hotel Finder, da Local e i vari ppc Adwords.
Ammettiamo che il portale, posizionato organicamente, riesca ad attrarre maggiormente questo utente, quale valore aggiunto riuscirebbe poi a trasferirgli? Il turista sta cercando una struttura all’interno di un motore di ricerca nel quale ha a disposizione tante strutture con le stesse caratteristiche. Non sarebbe stato meglio che la SERP restituisse direttamente il nostro sito o addirittura la nostra offerta dedicata a chi cerca un hotel tre stelle di Riccione affacciato sul mare?
Un altro problema è quello dei contenuti copiati: nei portali vengono inseriti testi presi direttamente dai vari siti web, senza fornire informazioni aggiuntive agli utenti.
In conclusione posso affermare che l’investimento in un portale tematico richiede più di un’attenta valutazione. Meglio utilizzare altri strumenti che offrono ampie opportunità di conversione e di visibilità. Tuttavia, in alcuni mercati di nicchia, i portali tematici dimostrano ancora ampie opportunità di conversione e di visibilità, con risultati qualitativamente interessanti per l’utente. Voi cosa ne pensate?
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