Cinque cose che un Social Media Manager può imparare da Gianni Morandi.
Hai passato mesi a leggere i libri dei maggiori esperti del settore per cercare di capire quali potevano essere gli atteggiamenti giusti da adottare sulla tua pagina Facebook. Pubblicitari, professionisti del marketing online, guru dei social media, ognuno con la propria formula magica. E poi arriva lui, a darti lezioni.
Insospettabile social media manager, vanta una comunità con oltre 1.5 milioni di fan e decine di divertentissime pagine dedicate a lui.
Di chi sto parlando? Ma di Gianni Morandi, ovviamente. L’eterno ragazzo continua a riscuotere un successo enorme, anche fuori dal palcoscenico. Sì, perché se in Italia esiste una star indiscussa su Facebook, non può essere altro che lui.
Recentemente ha partecipato, in veste di ospite d’onore, alla terza edizione del Wired Next Fest, festival della celebre rivista dedicata al mondo del Web, dove ha espresso il suo punto di vista sui social network:
“Vivo la mia presenza su Facebook come un gioco e deve rimanere tale. Lo faccio in maniera molto naturale, pubblico qualcosa quotidianamente ma non sono un social manager”.
Ma nonostante il cantante non si senta un professionista della comunicazione online, è innegabile che abbia alcune doti innate.
Andiamo quindi ad analizzare meglio quali sono gli insegnamenti che Gianni Morandi può dare ad un social media manager.
Ci mette la faccia.
Gianni c’è, e si vede. Non c’è giorno senza i suoi selfie o foto realizzate dalla moglie Anna. Si mostra nella sua quotidianità, con semplicità e simpatia.
Una parola per tutti.
Rispondere a tutti sarebbe impossibile, ma il buon Gianni si impegna parecchio. Risponde e dialoga con i suoi fan. E li manda in visibilio con “call to action” ad hoc.
E’ pop.
E’ semplice, genuino e quindi credibile. Non tradisce mai le aspettative dei suoi fan, confermando quel mix di carisma, ironia e umanità per il quale è diventato famoso. Si mostra in azioni popolari. Mentre corre, sbuccia i piselli, pulisce il giardino o svolge i lavoretti di casa.
Sempre sul pezzo.
Il cantante di Monghidoro propone post sulla quotidianità, senza per questo sembrare forzato. Esprime un punto di vista, il suo, che non è quello del personaggio famoso ma è più vicino al pensiero dell’uomo comune. Questo contribuisce a creare un’istintiva empatia.
E’ partecipativo.
Tutti i social media guru lo ripetono da sempre: su Facebook, così come in tutte le altre piattaforme, è importante coinvolgere. E nessuno lo fa meglio di lui. Proponendo giochi ai propri fan oppure chiedendo loro di comporre il suo “best of”, non importa. Il suo è il vero e proprio approccio 2.0.
Le parole giuste.
Le sue risposte passeranno alla storia. E’ ironico, educato e diplomatico. Nessuno riesce a schivare insulti e provocazioni, meglio di lui. Online, ancora più che offline, il self control è fondamentale. Celebre quello che è successo in occasione del suo post legato alla strage dei migranti.
Il 21 aprile, Gianni scriveva sulla sua pagina Facebook:
Ovviamente si è trattato di un post particolarmente discusso, ma Morandi non ha perso l’occasione per dimostrare tutta la sua eleganza nel rispondere alle critiche.
E voi, cosa avete imparato da Gianni Morandi?
“Un abbraccio”.
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