Come salvaguardare i dati del tuo hard disk
Avete mai riflettuto a cosa potrebbe accadere se da un giorno all’ altro il vostro hard disk dovesse smettere di funzionare? No? Infatti, non ci pensiamo mai. Diamo per scontato che spingendo il bottone di accensione il computer risponda sempre. Non è raro invece che accada il contrario. La parte che conserva i nostri dati, foto, video, documenti è invece fragile. Le statistiche parlano di rotture entro il primo anno di vita pari al 5% dei supporti magnetici installati. Gli hd sono molto sensibili agli urti, agli sbalzi eccessivi di corrente, al calore. Non diamo per scontato che conservino per sempre i nostri dati, per questo motivo tuteliamoci e prendiamo dei provvedimenti.
Parliamo del backup, ovvero del fare un salvataggio periodico di dati per evitare di perdere i nostri preziosi ricordi. Se siamo arrivati invece a leggere questo articolo perchè il nostro hd non funziona piú possiamo affidarlo nelle mani di Recoveryfile, un’azienda che si occupa proprio di recupero dati da hard disk danneggiato e dispositivi di memoria non piú utilizzabili. Non solo hd illeggibili, ma anche chiavette Usb, schede SD, SSD o interi tablet e smartphone. Recoveryfile si trova a Roma ma può offire assistenza in tutto il mondo, basta spedire il prodotto non funzionante. Viene analizzato con sofisticati strumenti elettronici per stabilire tempi e costi del recupero.
Come detto, la miglior cosa da fare è quella di non arrivare impreparati ad una situazione del genere. Non aspettiamo di trovarci di fronte al fatto compiuto, salviamo sempre i nostri dati facendo un backup periodico.
Sulla rete si possono trovare degli ottimi sofware, anche gratuiti. i due migliori sono EaseUS Todo Backup e Synback. Permettono di ricreare intere immagini dei nostri hd in pochi semplici click. Per rendere le cose ancora piú semplici permettono anche di effettuare il cosiddetto backup incrementale, ovvero il salvataggio di volta in volta, solo degli elementi modificati. La prima volta quindi si fa la copia totale dell’ hd, le volte successive si salvano solo i file modificati. Il problema nell’ utilizzo di programmi per backup di questo tipo è che sarà necessario fare il restore sia dell’ultimo backup completo che dei successivi incrementali. Ciò comporta un incremento del tempo necessario per il ripristino dei dati.
Dove salvare i backup? La piú grande novità degli ultimi anni è la “cloud“, la cosiddetta nuvola. I file vengono immagazzinati su internet in grossi server. I servizi piú famosi sono quelli di Dropbox, Google Drive, Mega. Sono offerti diversi Gb di spazio a titolo gratuito per salvare foto, video, documenti. Si accede tramite login e password ed i sistemi offrono un buon grado di sicurezza contro tentativi di intrusione.
A non tutti però piace l’idea che i propri dati sensibili viaggiano nella rete, alla mercè di qualsiasi potenziale intrusore. Per questo motivo possiamo ricorrere a copie di sicurezza da effettuare su hd ridondati con sistemi RAID, oppure su SSD, chiavette. Non a copie su DVD che hanno vita breve, soprattutto quando esposti a fonti di calore. Meglio allora comprare periodicamente nuovi hd su cui riversare i dati da custodire.
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